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Bikenomics statistiche PDF

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Giovedì, 04 Settembre 2014 15:29



Utilizzo della bicicletta: le ricadute positive per la collettività e il risparmio economico

“L’utilizzo della bicicletta in Europa ­ stimabile nel 7,2% di percentuale di utilizzo rispetto agli altri mezzi ­ genera ogni anno un giro d’affari 200 miliardi di euro, una cifra pari al PIL della Danimarca”
(EU, ECF)

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità valuta in 110 miliardi di euro il risparmio in spese sanitarie dovuto all’incremento dell’uso della bici in Europa stimabile nel 7,2% di share modale”
(OMS)

“L’OMS considera che il risparmio generato dalla riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico derivante dall’uso della bici in EU è invece stimato in una cifra complessiva superiore ai 3 miliardi di euro”
(OMS)

“In Olanda ogni anno vengono investiti in ciclabilità 25 € pro­capite, in Gran Bretagna 2,35 €, in Ungheria 3 €. A livello aggregato, in tutta l’Unione Europea vengono investiti una media di 5­6 € pro capite per generare un beneficio economico di 400 € pro­capite. Il rapporto tra costi e benefici è quindi di circa 1:70”
(ECF)

“La Bicycle Account pubblicata dalla città di Copenhagen ha individuato come ogni km pedalato generi un beneficio di 0,16 euro per la società, mentre a ogni km percorso in automobile corrispondesse un danno pari a 0,10 euro”
(Città di Copenhagen)

“I negozi che si affacciano su arterie ciclabili riportano un aumento delle vendite al dettaglio del 49%
(Measuring Streets, NYC, 2012)

“Raggiungere alti livelli di mobilità ciclabile (almeno il 30%) può consentire la creazione di 76 mila posti di lavoro in Europa e la riduzione di 10 mila morti in incidenti”
(OMS 2014)

Passare dall’auto alla bicicletta per recarsi al lavoro significa risparmiare dal 16­-20% del proprio stipendio”
(Istat)

“La città di Amsterdam solo nel 2012 ha investito 20 milioni di € per la mobilità ciclabile”
(Dutch Cycling Embassy, 2012)

“Ad ogni punto percentuale di aumento degli spostamenti in bicicletta in ambito urbano corrisponde una diminuzione del 2 – 5% degli incidenti fra tutti gli utenti della strada”
(Safety in numbers, Jacobsen 2003-2009)

“I Paesi Bassi sono la nazione con il più alto numero di ciclisti al mondo ed il maggior numero di km percorsi giornalmente ­ una media di 2.5 km ­ grazie ad un’efficiente rete di piste ciclabili che attraversa l’intero paese La percentuale degli spostamenti in bicicletta supera il 27% e il numero di incidenti dove i ciclisti vengono coinvolti è inferiore al 1% per 100 milioni di km percorsi.”
(John Pucher, 2008)

Per percorrere la stessa distanza un ciclista consuma 200 volte meno energia rispetto all’auto e cinque volte meno energia di un pedone. Con 500 calorie, che corrispondono a 100 g. di zucchero o a 55 g. di grasso o di benzina, un ciclista pedala per 37 Km, un escursionista cammina per 14 km mentre con 55 g. di benzina il motore di un’auto di media cilindrata si spegne dopo circa 700 m” e dopo aver prodotto circa 160 grammi CO2
(Ivan Illich)

Uno studio condotto dalla città di Copenhagen ha identificato che recarsi al lavoro camminando o andando in bicicletta riduce il rischio di mortalità legato a malattie cardiovascolari del 28%.

I Paesi Bassi impongono una carbon tax una tantum all’acquisto di un veicolo a motore. Nel 2012 il gettito è stato di 5,4 miliardi di euro e ha determinato dal 2007 una importante variazione nelle preferenze di acquisto a vantaggio di veicoli ibridi e elettrici ed un abbattimento delle emissioni medie di CO2. I proventi sono stati reinvestiti nella mobilità sostenibile.

Encreasing the share of occasional cyclists in austria by just 1% will add 88 million euro to the local economy. in copenhagen, cycling customers spend 2 billion euro per year in street level shops.
(velocity)



Il costo del traffico e le ricadute negative sulla collettività

“In Italia si spendono circa 30 miliardi di euro di copertura delle spese sanitarie relative agli incidenti stradali che causano quasi 4.000 morti l’anno”
(ministero Interno, ASAP)

“Il Libro Bianco dei Trasporti realizzato da Confcommercio nel 2012 valuta che la congestione stradale nella sola Italia sia responsabile della perditaa di oltre 50 miliardi di euro all’anno, pari al 3% dell’intero PIL nazionale”
(Libro Bianco trasporti Confcommercio)

“In Italia meno di 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta, ne consegue che il 22,1% dei giovani è in sovrappeso di cui il 10,2% è in condizioni di obesità; nei Paesi Bassi dove il 70% dei bambini si reca a scuola in bicicletta, solo il 13% della medesima fascia d’età risulta in sovrappeso e il 7% di questi sono in stato di obesità”
(Ministero della Salute 2013, Um 2010)

“Torino risulta la città con la concentrazione di auto al km più alta d’Europa (oltre 4200 auto) superando le principali capitali europee come Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam, Copenhagen, Madrid, Lisbona, Vienna..”
(TERM, 2013)

La congestione del traffico nella nostra rete stradale, costa all’Italia 3 punti % di PIL a causa dell’inefficienza logistica”
(Aci, Legambiente 2013)

L’inquinamento acustico prodotto dal traffico causa disturbi al 44% della popolazione UE e costa 326 miliardi alla sanità comunitaria”
(Legambiente 2013)
“Il trasporto urbano genera nel mondo attorno al 25% delle emissioni di CO2 in larga parte responsabili del cambiamento climatico”
(EEA, 2013)

“Attualmente il nostro paese importa l’80% del suo fabbisogno energetico corrispondente a circa 172 milioni di tonnellate di petrolio
(Eurostat)

“Il tempo dedicato da un americano nei confronti della sua macchina ammonta attorno alle 1600 ore all’anno dal momento in cui avvia il motore fino al tempo dedicato alle attività necessarie per pagare l’assicurazione e i tutti i costi annessi. Per una distanza percorsa attorno alle 7500 miglia all’anno la sua velocità media effettiva risulta inferiore alle 5 miglia orarie”
(Ivan Illich 2003)

“A Torino ci sono 640 auto ogni 1000 abitanti, minorenni compresi. Nell’Europa della zona EURO la media è di 420 auto ogni mille abitanti”
(EPOMM)


Indotto della produzione e dell’industria legata alla mobilità ciclabile e al ciclismo

“La produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa ha un giro di affari stimato per una cifra che si aggira attorno ai 18 miliardi di euro all’anno”
(Legambiente 2012)

“Nel 2013 le vendite di bici superano quelle di auto in 26 Paesi Ue su 28”
(Ansa)

“Nei Paesi Bassi il giro d’affari che ruota attorno alla bicicletta (negozi di bici, accessori, componenti ecc) ha ricadute stimate oltre il miliardo di € nell’economia”
(Coliped, 2010)

L’Italia è il secondo produttore europeo di biciclette e il primo nella fabbricazione di componenti ma allo stesso tempo si colloca tra i Paesi con la domanda interna più bassa superata nettamente da Germania, Regno Unito e Francia, distaccando di sole 600 mila unità i Paesi Bassi. Stimolando la domanda interna e favorendo una transizione verso la mobilità ciclabile è possibile assumere che le ricadute sul settore manifatturiero italiano potrebbero avere un importante ritorno in termini di crescita e occupazione.
(Legambiente)


Cicloturismo: indotto e movimento economico

“Il settore del cicloturismo muove ogni anno, in Europa, oltre 44 miliardi di euro, 12 dei quali solamente in Germania”
(in base a dati su ciclabile Vienna Passau)

Ogni chilometro di ciclabile turistica genera un indotto annuo tra i 110 e i 350.000 euro/km. In Germania ogni anno genera 16 miliardi di euro e occupa a tempo indeterminato circa 300.000 addetti. 4 miliardi sono solo per il cicloturismo.
(Eurovelo)
2000 posti di lavoro possono essere creati avviando il progetto VenTO, la ciclabile in ideazione che collega Torino a Venezia”
(VenTo)
In Francia, Olanda e Danimarca, il valore aggiunto diretto annuo è stimato rispettivamente a 5,6 miliardi di €, 750 milioni di €, 400 milioni di €.
(ECF, 2012)

Green jobs e lavoro legato alla bicicletta

“La ciclabilità offre nuove opportunità con i “green jobs” che solo in Francia valgono 16.500 posti di lavoro”.
“Ogni milione di € investiti sulla mobilità ciclabile genera 10 posti di lavoro contro i 2,5 posti nel settore automobilistico” (Dumond et al., 2009; Ministero dei Trasporti Francese) ­ Studio simile negli USA: “Ogni $1 milione investito nella mobilità ciclabile genera 11.4 posti di lavoro”
(Garret­Peltier, 2011)

“In Germania, il settore della bicicletta occupa a tempo pieno 278 mila persone includendo il settore retail, del turismo e dell’infrastruttura”
(Vivavelo)

“1 miliardo di € investiti sulla mobilità ciclabile può incentivare la creazione di 21.500 posti di lavoro e spingere la domanda e gli investimento verso stili di vita a minore impatto ambientale”
(OMS, 2014)

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