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BikePride_richiesta politica “controviale condiviso” – 2014
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Mercoledì, 17 Settembre 2014 20:08 |
Dal BiciPlan, IL VIALE CONDIVISO e a MISURA D’UOMO. La richiesta di Bike Pride 2014
Obiettivo
Partire con il Bici Plan e sperimentare almeno un controviale di moderazione del traffico – area condivisa – 30 kmh.
Premessa
Il Bici Plan è stato approvato da Giunta e Consiglio Comunale da più di anno. L’interesse dei cittadini, dell’Amministrazione e delle associazioni è partire con i lavori e ottenere risultati tangibili – cioè l’aumento percentuale di spostamenti in bicicletta e la diminuzione dell’incidentalità – in un lasso di tempo ragionevole e compatibile con quanto indicato nel Bici Plan. Per questo motivo riteniamo doveroso iniziare a sperimentare un intervento modello.
Nella fattispecie, si reputa interessante verificare e condividere le modalità di progettazione di almeno un “controviale zona 30”, che rappresenta uno dei pilastri su cui i tecnici hanno imperniato l’architettura del Bici Plan. L’auspicio delle associazioni è che si progetti e si collaudi un intervento sperimentale– anche in un’area limitata, in relazione alle risorse disponibili – efficace, analizzabile e riproducibile poi su larga scala.
Premessa sull’intervento
Come osservato nel Bici Plan, gli indicatori che definiscono la bontà di un progetto di promozione della mobilità ciclabile devono escludere parametri puramente quantitativi e strutturali (km di ciclabili), spesso fuorvianti. La bontà degli interventi si misura attraverso la sicura, lineare e diretta fruibilità delle strada, da cui dipende l’aumento della percentuale di spostamenti in bicicletta, unico vero parametro. Per questa motivazione sollecitiamo l’Amministrazione a sperimentare un intervento di controviale zona 30 in Corso San Maurizio (o eventuale altro corso controviale zona 30) che si ponga come obiettivo:
una netta riduzione della velocità del traffico in transito
una diminuzione del numero dei veicoli in transito nel controviale
una forma evidente di deviazione del traffico “veloce” sul viale con una segnaletica
dedicata e una serie di interventi tangibili che ridisegnino lo spazio: il controviale dovrà apparire come “un’area sicura” per pedoni e ciclisti utilizzabile con un mezzo motorizzato solo per cercare un parcheggio o svoltare. Dovrà diventare scomodo e inefficiente utilizzare il nuovo controviale come “scorciatoia” del viale centrale.
il limite formale di 30kmh
L’intervento: un possibile modello
Dove?
Sul controviale lato Giardini Reali di Corso San Maurizio, da Corso Regina al Lungo Po ..
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